Natale 2008 – I Presepi nelle Madonie tra religione e folklore (Alimena,Locati,Petralia Sottana)

I Presepi nelle Madonie: itinerari fra religione e folklore

Non potrebbe esserci scenario migliore per realizzare presepi artistici che la suggestiva cornice delle montagne Madonite. E molte sono, infatti, le novità allestite in tutto il comprensorio in occasione delle Festività  Natalizie 2008. Allestimenti che, a volte, assumono anche una valenza sociale e folkloristica oltre che religiosa.

Alimena

18ª esposizione. Il presepe per le festvità Natalizie 2008, suggestivo e animato, realizzato artigianalmente con grande passione e meticolosità  da Burgarello Antonio, raffigurante diversi monumenti di Alimena, quest’anno verrà esposto in Via Collegio, 21. Tra le novità di quest’anno si possono ammirare tutti i caseggiati attorno alla splendida Chiesa Madre e l’antico bevaio (non più esistente) che era situato ai piedi della stessa. Colle di Sant’Alfonso, Chiesa del Calvario e antichi mestieri completano la visione di quello che si candida ad essere una delle produzioni artistiche madonite più affascinanti e di qualità.

Petralia Sottana

Nel cuore delle Madonie c’è un Presepe: Petralia Sottana; con le sue stradine tortuose, le viuzze strette e buie, i suoi palazzi baronali, i suoi portici, le sue piazze, i suoi campanili che si innalzano maestosi affascinando e catturando l’attenzione dei tanti turisti che ogni anno la visitano. Nel cuore di questo Presepe c’è un presepe…
Nell’antica strada (un tempo via Forgiarelli, oggi via Roma), che dal castello portava al Corso principale, da una porta quasi anonima e invisibile, si accede ad un’antico “catoio” in cui è stato allestito un presepe permanente del tutto particolare, dove è stato sostituito l’austero e arido scenario della Palestina con le bellezze artistiche ed architettoniche di Petralia Sottana, riprodotte minuziosamente e rigorosamente in miniatura. Scendendo l’antica scalinata del civico 14 si attraversa un piccolo museo etno-antropologico dove fanno bella mostra di se stessi alcuni attrezzi, testimoni del duro lavoro nei campi, nelle masserie e nelle vecchie botteghe di antichi artigiani locali: aratri, ventilabri, otri,e vari oggetti che un tempo avevano un importante ruolo nella vita quotidiana dei petralesi . Una rustica cucina, ancora oggi, con un pò di fantasia, rimembra odori e sapori che un tempo erano caratteristici d’ogni casa rurale. Nella sala adiacente invece si fonde perfettamente con l’ambiente che lo circonda il presepe vero e proprio, fatto di monasteri, di fontane, di Chiese e campanili che sfoggiano la loro bellezza e il loro fascino. Adagiata in fondo alla sala troneggia la Chiesa Madre consacrata all’Assunta col suo possente campanile che sovrasta le numerose e piccole chiese secondarie: la Chiesa di S.Francesco con l’annesso convento dei Frati Conventuali, la Chiesa della Misericordia con l’antica torre civica correlata della meridiana opera di padre Fedele Bencivinni, la Chiesa di S.Maria la Fontana, il monumento ai caduti, il convento dei padri Riformati con la Chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli, la Chiesa della S.S. Trinità o della Badia custode dello spettacolare polittico cinquecentesco del Gagini posto in fondo all’abside, raffigurante numerose scene della vita di Gesù. Nell’impianto miniaturizzato dell’opera trovano un’appropriata collocazione le riproduzioni degli antichi mestieri oggi purtroppo quasi completamente scomparsi: “u furgiaru” intento a ferrare i muli, la tosatrice con le sue pecore , “u curatulu” intento nella produzione di formaggio e ricotta, “u furnaru” impegnato nella produzione del “pubblico panizzo”, il contadino assorto nel suo duro lavoro dei campi. E così, tra l’alternarsi del giorno e della notte, questi piccoli operai continuano instancabili ad effettuare il loro lavoro non curanti del tempo che passa; visitando il presepe quindi, basta socchiudere gli occhi per rivedere, con un pò di fantasia, quella dura vita di un tempo, sentire gli antichi sapori e rivivere, seppure fantasticamente un pezzetto di quel tempo che sembra essersi fermato. Ovviamente la scena principale della rappresentazione non può essere altro che quella della Sacra Famiglia: ubicata in una rustica grotta una Donna adora il suo Bambino appena nato, confortata dall’amore del suo sposo che, ancora confuso, ammira la bellezza della sua sposa e del suo piccolo adagiato in una umile mangiatoia.
Petralilium in Praesepio oggi è una associazione onlus che si pone lo scopo di rendere sempre vivo l’amore per la terra natia nel rispetto di quanti, nel corso dei secoli, hanno contribuito, con il loro lavoro ed il loro impegno a fare di Petralia Sottana un piccolo gioiello nel cuore delle Madonie. L’associazione si pone lo scopo di promuovere iniziative che servano ad incrementare lo sviluppo del turismo locale ,ma sopra tutto mira a scuotere l’orgoglio delle nuove generazioni, invogliandole a valorizzare ciò che uno dei paesi più suggestivi della Sicilia ci offre.

Sito web www.petraliliuminpraesepio.it

Locati

18ª esposizione. Sorge nella caratteristica chiesa della Sacra Famiglia e copre una superfice di circa 22 metri quadrati, cioè l’intera area dell’altare principale. Viene realizzato ogni anno dal Gruppo Presepistico Locatese che quest’anno si è concretizzato in Comitato Promotore “La consapevolezza nel nome del Presepe”.
Il presepe non ha grandi pretese artistiche, mostra però con dovizia di particolari il fascino dei mestieri artigiani, dal fabbro al falegname, che nei secoli scorsi in ogni zona del comprensorio madonita sono stati tramandati di padre in figlio, affinandosi col passare degli anni. La ricercatezza dei personaggi ed uno spiccato senso della fantasia conferiscono al presepe quei tratti paesaggistici che sono tipici delle Madonie.Vallate, monti, rivoli d’acqua cristallina, sono la corretta diramazione delle percezioni sincretiche alle quali, il turista che giunge a Bompietro e Locati, non può sottrarsi. E lo stesso vale per la costruzione di piccole case e umili villaggi, che sono in parte pura espressione della fantasia, ma hanno ugualmente richiesto l’impiego di materiali difformi: dalla pietra delle cave alla terracotta delle tegole, dal cartongesso intonacato con la calce al materiale cartaceo.
Nel presepe vengono inoltre riprodotti, sia pure con le dovute proporzioni, alcuni segmenti rionali dei paese, nel pieno rispetto di una tradizione che è sempre pronta a rispolverare i colori, gli usi ed i costumi delle popolazioni madonite. Le dimensioni delle costruzioni sono state limitate al massimo e questo per favorire l’inserimento di nuovi personaggi e creare nuovi spazi. I pastori che animano i paesaggi sono l’esatta riproduzione dei mandriani che tutt’ora s’incrontrano nelle vastissime valli scoscese, ma straordinariamente verdi, dell’area che unisce idealmente il comune di Bompietro con Locati. La loro testa è in legno scolpito, il corpo in terracotta, alcuni sono imbottiti con paglia, stoffa e carta. I vestiti ricordano il tipico abbigliamento contadinesco degli inizi del XVIII secolo. Il presepe viene smontato ogni anno e ricostruito in modo totalmente diverso l’anno successivo, in modo da rievocare di volta in volta nuove e sempre più suggestive atmosfere natalizie e fornire ai visitatori una visione più ampia della natalità.
Il Presepe di Locati, che in passato ha ricevuto riconoscimenti a livello nazionale, richiama ogni anno folle di visitatori da ogni parte della Sicilia, può essere visitato gratuitamente fino a domenica 11 gennaio 2009, dalle ore 17,30 alle 20,00 nell’altare principale della chiesa della Sacra Famiglia che sorge proprio nel cuore della frazione di Locati.

Sito web http://www.presepe-locati.it/

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4 Commenti
su “Natale 2008 – I Presepi nelle Madonie tra religione e folklore (Alimena,Locati,Petralia Sottana)”

  1. complimenti al Signor Burgarello , quest’anno il presepe è bellissimo.
    Buon Natale a tutti

  2. Ciao a tutti,ma quando potremo ammirare anke gli altri presepi di Alimena?so k ce ne sono altri oltre a quello bellissimo del sign. burgarello,altrettanto meritevoli,spero mi risponderete presto,grazie e auguri a tutti

  3. troppo bello non vedo l’ora di tornare ad Alimena per vederlo di presenza buon Natale a tutti

  4. auguro a tutti un sereno e felice natale…



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