L’insegnamento della lingua straniera costituisce un tassello importante nella educazione generale dell’allievo. Chi impara una lingua diversa dalla propria lingua madre mette in moto una serie di processi, nel proprio percorso performativo, di trasformazione e di crescita della personalità, che il docente ha il compito di guidare. Nel campo dell’educazione si parla in questo caso di “mete” educative non verificabili in maniera diretta a breve termine ma sostanziali in quell’itinerario che è l’autorealizzazione del soggetto nella sfera cognitiva affettiva e socio-culturale. Imparare la lingua straniera contribuisce all’evoluzione personale dell’individuo, alla sua acculturazione, autopromozione e socializzazione.

A queste mete generali si aggiunge quella della visione pluriprospettica della cultura e dei valori nelle diverse civiltà. Studiare e apprendere la lingua inglese, oggi è sempre più importante e su questa base il progetto “Do you speak english?” offre la possibilità di studiare l’inglese in modo semplice e accessibile a tutti. È così che può avere luogo una totale conoscenza e adempienza dell’atto glottodidattico.

Tre sono le componenti fondamentali e interrelate dell’atto glottodidattico:

Soggetto (apprendente)
Agente (docente /processi/ mezzi)
Oggetto (lingua e cultura obbiettivo)

L’apprendente di una lingua straniera, è colui che mette in moto le componenti dell’atto didattico, diventando soggetto attivo del proprio apprendimento linguistico ( in situazioni comunicative di vario tipo).

Punto di partenza di questo progetto, è lo sviluppo di ciò che il Consiglio d’Europa ha definito “bisogno comunicativo”.
Il bisogno comunicativo, si costituisce di più variabili:

– Situazioni comunicative in cui gli apprendenti useranno la L2 (spazio, tempo, ruolo)
– Gli atti linguistici relativi alle funzioni comunicative che dovranno svolgere
– I tipi di discorso che dovranno capire e produrre
– Le aspettative e le abitudini di studio
– Gli stili di apprendimento e le preferenze

Ciò che con questo progetto mi propongo, e cercare di sviluppare o potenziare ove presente la “competenza d’uso o competenza comunicativa”.
Realtà che consiste nel sapere la lingua e saperla integrare con gli altri codici disponibili per la comunicazione:

– codici verbali della lingua (competenza linguistica)
– codici non verbali ( competenza paralinguistica e extra linguistica)
– codici socioculturali (competenza socio pragmatica)
Si tratta, dunque, di sviluppare la capacità di relazionarsi verbalmente e non verbalmente, in modo efficace con individui che appartengono a una cultura diversa dalla propria.

Lo svolgimento del progetto avrà luogo ogni martedì e giovedì di Agosto con la seguente divisione:
ore 16.00/18.00 gruppo compreso fra i 10 e i 13 anni
ore 18.00/20.00 gruppo compreso fra i 14 e 16 anni

Per maggiori informazioni rivolgersi a Salvatore Dell’Aria (cell: 320/0715951)

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