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Ma chi era questo Socrate di cui tanto si è parlato nella storia del pensiero?

Socrate nella scuola di AteneDa quanto riferisce Platone nell'Apologia doveva trattarsi di un uomo fisicamente molto poco attraente, ma umanamente di una bellezza paragonabile ad un essere divino. Se poi vogliamo scendere nei particolari molto significativa e divertente appare la descrizione di Brunetto Latini:

Socrate fue grandissimo filosofo in quel tempo. E fua molto laido uomo a vedere, ch' elli era piccolo malamente, el volto piloso , le narici ampie e rincazzate , la testa calva e cavata, piloso il collo e li omeri, le gambe sottili e ravolte .

Al di là della "bella presenza", Socrate era un uomo in grado di ammaliare con i suoi discorsi, tanto era l'amore con cui cercava di compiere quella che a suo parere era una missione affidatagli direttamente dal Dio Apollo: scuotere tutti i suoi concittadini per far sì che essi potessero ragionare con le loro menti indipendentemente dalle convenzioni sociali, dai pregiudizi e dal senso comune.

Tuttavia, nonostante la sua grande cura volta agli ateniesi, questi non lo ricambiavano tutti con il medesimo affetto. Pare, infatti, che molti lo odiassero e lo considerassero un tale rompiscatole da cambiare strada qualora lo avessero intravisto in lontananza.

Addirittura Diogene Laerzio racconta che "i suoi interlocutori, per potersene liberare, lo prendevano a pugni e gli strappavano i capelli".

Unico scopo di Socrate era cercare la verità in ogni persona con la quale si trovava in contatto; ciò significava braccarla per le strade di Atene, tempestarla di domande e costringerla a guardarsi dentro, nel profondo dell'animo.

È ovvio che per la maggior parte delle persone Socrate era solo un perditempo, uno sfaccendato che invece di sfruttare la sua intelligenza per fare soldi, se ne stava tutto il giorno a torturare quante più persone possibile.

Di fatti il nostro filosofo non fece mai nulla per procurarsi dei soldi e viveva anche in modo molto modesto tanto è vero che sia in inverno che in estate vestiva sempre quasi allo stesso modo e si stupiva nel constatare di quante cose superflue avessero invece bisogno gli ateniesi.

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