Festa della donna: perchè l’ 8 Marzo ?

Festa della donna:  perchè l' 8 Marzo ?

L’occasione è gradita per porgere gli auguri a tutte le Donne.
Si è talmente abituati a considerare l’8 marzo come il giorno delle mimose, delle cene con le amiche senza mariti e compagni, che forse ci siamo dimenticati o molti di noi nemmeno sapranno qual è stata la strada che ha condotto a scegliere l’8 marzo come Giorno dedicato alle Donne, e soprattutto come si è potuto parlare di emancipazione femminile.
Dimentichiamo per un momento la ‘Festa della donna’, nell’idea che negli ultimi anni ci viene propinata da giornali e televisione, e facciamo una brevissima cronologia delle più importanti tappe dell’emancipazione femminile iniziata nel secolo scorso.

È solo dal 1977 che la Festa della Donna è riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite. Ma la sua storia risale a molti anni fa, nella metà 800, quando nelle fabbriche lavoravano anche molte donne sottopagate e sfruttate.

Fu l’8 marzo del 1857 che, per la prima volta, alcune operaie di New York protestarono per migliorare le loro condizioni di lavoro. Venne indetto uno sciopero contro le paghe misere e le pessime condizioni in cui erano costrette a lavorare. Il risultato di questa prima manifestazione, fu un attacco da parte della polizia.

Due anni dopo, sempre in marzo, le stesse operaie si riunirono in sindacato per tentare di migliorare le loro condizioni lavorative.

Nel 1911, in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera, si pensò di dedicare una giornata alle donne, con l’intento di ottenere il diritto di voto e la fine della discriminazione sessuale sul lavoro. Lo stesso anno, il 25 marzo a New York 140 lavoratrici della ‘Triangle Shirtwaist Company’ – molte di esse italiane ed ebree – morirono in un incendio a causa della mancanza di sicurezza sul lavoro.
Una folla di 100.000 persone partecipò ai funerali.

Solo nel dicembre 1977 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione proclamando l’8 marzo come Festa Internazionale della donna.

Dal 28 Febbraio – 11 Marzo 2005 a New York si tiene la Conferenza Mondiale dell’ONU sulle Donne . Sono queste solo alcune delle tappe fondamentali che hanno portato il sesso femminile alla condizione odierna.

Anche se, grazie alle conquiste fatte nell’ultimo secolo, è ancora più impressionante pensare alle condizioni di vita delle donne in Afghanistan o in Algeria… ma questa, purtroppo, è un’altra storia.

Perchè la Mimosa?
Il fiore simbolo dell’8 marzo è stato inventato in Italia, esattamente nel 1946. L’Udi (Unione Donne Italiane) stava preparando il primo “8 marzo” del Dopoguerra, e si pose il problema di trovare un fiore che potesse caratterizzare visibilmente la Giornata. C’era il precedente del garofano rosso per la festa del lavoratori il Primo maggio, che come simbolo aveva sempre funzionato bene, soprattutto negli anni del fascismo, durante i quali metterselo all’occhiello era un segnale inequivocabile, e non privo di rischi. Alle giovani donne romane piacquero quei fiori gialli profumatissimi, che avevano anche il vantaggio di fiorire proprio nel periodo giusto e non costavano tantissimo. Quindi la scelta della mimosa non ha un significato recondito, ideologico o quant’altro. Fu una scelta semplice e casuale, ma indovinata, un’idea di grande successo, visto che è rimasta stabile fino ai nostri giorni. Si offre alle ragazze, alle mogli e alle amiche, alle impiegate nei luoghi di lavoro e alle mamme. E’ un dono che viene fatto non solo dagli uomini, ma si usa regalarsela anche fra donne. E oltre ad essere un fiore profumatissimo e durevole, lo si trova l’8 marzo come “logo” di tanti manifesti, cartoline e copertine di giornali.

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